5 consigli per la tua job interview

Ce l’hai fatta: il tuo CV ha colpito nel segno, ed hai ricevuto l’agognato invito ad un colloquio faccia a faccia.

Potrebbe essere l’ultima barriera (o una delle ultime: alcune compagnie si affidano a più interviews in serie) che ti separa da un’offerta di lavoro, ed è importante che tu la affronti al meglio delle tue capacità.

Prepararti ad un colloquio richiede qualche ora del tuo tempo, ma i passi da seguire sono molto semplici: puoi utilizzarli per tutte le opportunità che ti si presentano, indipendentemente dal settore o dal job title. Oggi ne presentiamo cinque in particolare; se hai bisogno di aiuto, o ti piacerebbe leggere di più sull’argomento, contatta CV & Coffee – siamo qui per aiutarti!

1) Fai i compiti a casa                          

Niente panico – non stai per rivivere l’incubo delle interrogazioni a sorpresa a scuola. Si tratta, piuttosto, di raccogliere quante più informazioni possibili sul tuo potenziale datore di lavoro. Grazie a internet, hai una vastissima gamma di fonti a cui affidarti: naviga sul sito internet della compagnia, cerca i profili Linkedin del tuo intervistatore, leggi articoli di giornale e recensioni per farti un’idea della reputazione che l’azienda gode presso l’opinione pubblica.

“Che cosa sai di [nome della compagnia]?” è una domanda che capita, puntuale come un orologio svizzero, nel 99% dei colloqui. L’intervistatore la utilizza per capire quanto ti sei dato da fare prima di candidarti (presupponendo che, se sai poco e nulla di chi ti sta di fronte, il lavoro non ti interessa poi molto), e darti la possibilità di fare domande sugli aspetti che conosci poco. Aspettarsela è bene, farsi trovare preparatissimi è meglio.

2) Vestiti a puntino

La prima impressione conta molto durante un colloquio di lavoro, ed azzeccare il dress code è un ottimo modo per distinguerti in positivo. Attenzione, però: il classico completo formale non è sempre la scelta giusta. L’importante è trovare il giusto equilibrio tra l’essere eleganti e l’indossare qualcosa di consono all’atmosfera della compagnia.

In genere, se punti a lavorare nel settore legale, bancario o finanziario, suit and tie (giacca e cravatta per gli uomini, tailleur e camicia per le donne) sono dati per scontati, al colloquio come nella vita lavorativa di tutti i giorni. Altre compagnie meno formali (ad esempio, nel settore dei media o della ristorazione) preferiscono lo stile smart casual: sempre presentabile e di buon gusto, ma più informale. Presentarti con gli abiti “giusti” dà l’impressione che tu possa inserirti bene all’interno della compagnia, e ne abbia capito l’atmosfera. Se hai dubbi su cosa si aspetta il tuo potenziale datore di lavoro, chiedi chiarimenti al recruitment agent che ti ha presentato, o alla persona che ti ha invitato al colloquio.

3. Fai le prove generali

Nel mondo anglosassone sono molto popolari le behavioural questions, che ti spingono a parlare di come hai affrontato una determinata situazione in passato per predire la tua capacità di affrontarla in futuro. Ad esempio, se cerchi lavoro nel customer service, potresti aspettarti di spiegare come hai soddisfatto un cliente particolarmente difficile.

Per esercitarti a rispondere alle behavioural questions, stampa una copia della job specification o dell’annuncio a cui hai risposto, e studiala qualche giorno prima del colloquio. Prepara almeno uno o due esempi per ogni competenza e comportamento richiesti: pensa a situazioni concrete che hai affrontato al lavoro o durante i tuoi studi, e raccontale mettendo in evidenza la qualità in questione (ad esempio, la capacità di lavorare in un team, la tua esperienza come manager, o simili). Se il lavoro a cui ti candidi richiede esperienza nel settore, prepara anche qualche esempio di achievement per ogni mansione elencata nella job description; ti aiuterà a mettere in risalto i risultati che hai raggiunto, e le capacità che puoi sfruttare in un nuovo lavoro. Che si tratti di scrivere tutto su un foglio di carta, o simulare un colloquio con un amico o coinquilino, puoi prepararti nel modo che preferisci. Questo è un passo molto importante, che ti farà affrontare il colloquio con molta più serenità e fiducia in te stesso.

4. Fatti notare (in positivo) fin dal primo istante

Di sicuro sai quanto è importante dimostrarsi cortesi e professionali agli occhi dell’intervistatore; molto spesso, però, fare una buona impressione sulle persone che incontri prima e dopo il colloquio è altrettanto cruciale. Alcune compagnie utilizzano un vero e proprio test: il manager in persona apre la porta ai candidati, senza presentarsi immediatamente, per osservare come trattano una persona che credono essere un “semplice” receptionist.

Qualche mese fa, ho intervistato una candidata Personal Assistant per il Managing Director; il colloquio iniziale è stato eccellente, ma, con mia grossa sorpresa, il MD ha deciso di non incontrarla per l’interview finale. Il motivo? Entrato per sbaglio nella stanza in cui lei stava completando un test scritto, il MD, che non si era ancora presentato come tale, si è sentito apostrofare con un “vattene via, sto lavorando”. Non esattamente un esempio della “friendly, approachable attitude” che stavamo cercando.

5. Intervista il tuo intervistatore

Qualunque cosa accada, non lasciare mai un colloquio senza aver fatto delle domande. Porre domande ad un potenziale datore di lavoro ti aiuterà a capire se il posto per cui ti sei candidato è veramente adatto a te, e dimostrerà, a sua volta, che sei veramente interessato ad ottenerlo.

L’assenza di domande, invece, fa una cattiva impressione sulla maggior parte degli intervistatori; inoltre, il colloquio potrebbe essere la tua unica occasione per chiarire eventuali dubbi. Puoi chiedere, ad esempio, quali sfide ed ostacoli ti si potrebbero presentare nei primi mesi di lavoro; quali sono gli obiettivi a lungo termine della compagnia; chi sono le persone con cui lavoreresti più di frequente; com’è l’atmosfera in ufficio, e qual è la cultura aziendale.

In bocca al lupo, e facci sapere come va la tua job interview!

Articolo di Federica Silvi – CV Consultant