Libri made in Italy. Dove leggere italiano nella capitale del multiculturalismo

Domenica mattina.

Sono le 11 e Londra è ancora mezza addormentata, vittima dei bagordi del fine settimana. Il desiderio di godermi il silenzio domenicale della città mi porta in una parallela di Regent Street dove, tra ristoranti giapponesi e l’ennesimo Nando’s, m’imbatto in una vetrina con dei colori familiari. Una scritta dai caratteri bianchi affianca due loghi, uno rosso e uno verde.

Leggo: “The European bookshop” e, sotto, “The Italian bookshop”.       
Da quando mi sono trasferita a Londra mi sono data come obiettivo quello di leggere soltanto libri in inglese per continuare ad ampliare il mio vocabolario e quindi non mi sono mai interrogata su quante e quali librerie italiane esistano in questa metropoli che ormai trabocca connazionali da tutte le parti.

Così, al 5 di Warwick Street, scopro che ce n’è una e, a giudicare dalle dimensioni e dalle vaste vetrine trasparenti, sembra proprio essere la libreria ufficiale.

Dalle mie ricerche su internet scoprirò soltanto dopo che si tratta dell’unica libreria italiana a Londra, in piedi dal lontano 1994. Ma non è da allora che si trova a Soho.

Quando, ormai quasi vent’anni fa, “Messaggerie Libri” lanciò l’iniziativa sotto la guida di Flavia Gentili, era per l’Italia un momento politicamente molto delicato e la comunità italiana non era neanche lontanamente vicina alle dimensioni spropositate attuali. La libreria aveva sede in una delle mie stradine preferite di Londra: Cecil Court, traversa di Charing Cross Road, a sua volta ben nota per i numerosi negozi di libri usati.

Cecil Court, infatti, è una viuzza che chi è appassionato di libri non può non conoscere. Affollata di pezzi introvabili, dai libretti d’opera ad edizioni d’epoca delle opere di Lewis Carroll, fino al 2012 questa meraviglia libraria ha accolto anche The Italian bookshop che, purtroppo, è stata costretta da affitti esorbitanti e crisi del mercato editoriale a chiudere e spostarsi altrove.

Fu così quindi che tra una cosa e un’altra, gil Ammaniti, i Carofiglio e i De Luca  londinesi si trasferirono, insieme a tutti gli altri autori italiani trattati, al 5 di Warwick street, all’interno del The European Bookshop, fornitissima libreria che da circa 40 anni ospita selezioni di testi delle varie lingue europee con anche una sezione dedicata all’EFL (English as a Foreign Language).

Quella italiana resta comunque una sezione a parte e, sebbene venga dato uno spazio maggiore ai testi di didattica e grammatica italiana per chi sta imparando la lingua, la sezione di narrativa non è niente male. ”E’ una libreria diversa dalle classiche librerie italiane perché il pubblico è diverso” mi informa Renata, una delle libraie che, con la collega Katuscia e la manager Ornella Tarantola si occupano full time della gestione di questa perla del libro. “I nostri clienti leggono molto e i titoli che ordiniamo rispecchiano i loro gusti, oltre che i nostri.” E guardando i Tondelli e i De Luca, gli innumerevoli Calvino ed i colorati Fruttero e Lucentini mi rendo conto di essere parte integrante del target a cui Renata si riferisce.

E poi ancora Busi e Buzzati con gli immancabili Baricco e Benni, fino ad arrivare a Simonetta Agnello Hornby, Luca Bianchini e a Milena Magnani, quelli che in Italia sono, ahimé ancora per parecchi, dei testi di nicchia, qui sembrano essere pane quotidiano di molti.

I testi tradotti dall’inglese sono pochi (anche quelli scelti con cura) e c’è un’intera sezione dedicata ai libri in inglese sull’Italia e una in italiano su Londra e il Regno Unito.
A lato, nella bacheca aperta a tutti, si possono trovare contatti di insegnanti disposti a dare lezioni private, o piccoli annunci di eventi in italiano.

La stessa libreria organizza eventi ospitando autori e nuove uscite, prossimo evento con Selvaggia Lucarelli il 13 dicembre ore 19.00.

Insomma, se la folla di Oxford Circus ed il delirio prenatalizio di Regent Street vi fanno venire voglia di rifugiarvi nel silenzio e di leggere italiano, o semplicemente nostalgia della vostra libreria di casa, fate un salto a The Italian Bookshop, ne vale davvero la pena.

Postilla:

Sebbene sia l’unica ilbreria unicamente specializzata in testi in lingua italiana, The Italian Bookshop non è l’unico porto sicuro se siete nostalgici della quarta lingua più studiata al mondo.

Grant & Cutler è dal 1936 uno dei più grandi fornitori di testi in lingua straniera del Regno Unito. Attualmente è parte di Foyles nella sezione Lingue straniere e offre libri in più di 100 lingue diverse. Per l’italiano ha un catalogo per i libri di didattica in lingua e uno per la narrativa.

Da non dimenticare, inoltre, i vari Oxfam che ultimamente hanno sempre più testi usati in italiano.

Per quanto riguarda inveci testi più classici da prendere in prestito o da consultare in sede, la British Library ha una collezione di libri in italiano, potete consultare il catalogo a questo indirizzo.

 

Articolo di Angela Tranfa  – Segui Angela su Twitter @mrsdall0way