Ansia da colloquio di lavoro in lingua inglese? La psicologa Rosa Pastena ci dà dei consigli…

Articolo di Rosa Pastena – Psicologa Clinica e Psicoterapeuta

Spesso uno dei motivi di fallimento durante il colloquio di lavoro è l’ansia. Può essere estremamente difficile mantenere la calma quando ad essere in gioco sono carriera e futuro, ancora di più con un colloquio in una lingua di cui a volte non abbiamo la completa padronanza. Se la posizione è poi davvero ciò a cui si aspira nella vita, la posta in gioco aumenta e in modo direttamente proporzionale anche l’ansia.

Cos’è l’ansia?

L’ansia è uno stato emotivo che come tutte le emozioni si esprime sia nel corpo che nella mente; uno stato di tensione interno si accompagna spesso a risposte fisiologiche corporee. Sono familiari a tutti l’arrossamento cutaneo, la sudarazione profusa, i crampi allo stomaco e tante altre sensazioni fisiche. Quest’ultime, a volte, possono essere tanto forti fino a diventare veri e propri sintomi. L’ansia, infatti, può paralizzare e appannare quella lucidità necessaria per affrontare in modo vincente un colloquio di lavoro.

Si può imparare a gestirla ed essere in grado di ottenere il lavoro a cui si è tanto aspirato?

Certo, cominciamo col dire l’ansia non è un nemico da sconfiggere; deve essere vista come un meccanismo naturale che si attiva negli stati di allerta. Di conseguenza può essere addirittura utile a migliorare la performance, quando non è in dosi eccessive. 

Ma per chi soffre d’ansia prima dei colloqui cosa consiglia?

E’ indispensabile pensare al colloquio di lavoro non come il traguardo finale ma come un’esperienza di apprendimento. Se non si ottiene il lavoro si è imparato qualcosa su se stessi e/o sull’altro (l’azienda, recruiter etc) che saranno di importanza cruciale nel collloquio successivo. Per noi italiani all’estero questo concetto vale ancora di più. C’è ancora di più da imparare; il modo diverso di interagire, un idioma linguistico che non si conosceva, esprimersi correttamente e in modo fluente, sono solo alcuni degli esempi che mi vengono in mente.

In generale poi direi che saper mettere sempre le cose in prospettiva, anche un colloquio di lavoro, aiuta ad affrontare tutte le situazioni di grande tensione. Quando non si ottiene qualcosa vuol dire spesso che ancora non si è imparato abbastanza.

Ci sono delle tecniche che si possono utilizzare per gestire l’ansia? 

Si, ci sono diverse tecniche utilizzate nelle terapie psicologiche che possono aiutare la regolazione delle emozioni.

Per esempio si può cominciare a monitorare attentamente il corpo e la mente, per capire come in ognuno di noi l’ansia si manifesta. Il riconoscimento dell’emozione, sia come manifestazione corporea che psicologica, è il primo passo necessario.

Il body-scan, ad esempio, è un esercizio che utilizzo durante i primi incontri con chi soffre di problematiche legate all’ansia.

Poi si possono provare delle tecniche di rilassamento o di visualizzazzione che spesso si rivelano molto utili.

Una delle metodologie preferite dai miei clienti è un tipo specifico di meditazione focalizzata, molto semplice e pratica, tanto da poter essere utilizzata anche immediatemente prima di entrare a fare il colloquio.

Inoltre, consiglio di utilizzare questi metodi assiduamente, in modo da preparare la mente a reagire in maniera appropriata di fronte a situazioni di tensione. Ricordiamoci che la mente è come un muscolo che va esercitato con cura e regolarità.

rosa.pastena@cvandcoffee.com

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