Dimissioni: come rassegnarle

Nel Regno Unito è molto raro trovare candidati che abbiano trascorso gli ultimi 10 anni del proprio percorso lavorativo nella stessa azienda. In media, i candidati inglesi restano in azienda un paio di anni, prima di cominciare ad esplorare nuove opportunità di crescita.

Rassegnare le dimissioni non è mai cosa semplice; per questo è importante seguire tutti i passaggi delle dimissioni, dalla comunicazione orale a quella per iscritto, passando per il periodo di preavviso all’ultimo giorno di lavoro.

  • Professionalità. Siate cooperativi, comunicate la vostra volontà di gestire il passaggio di consegne nel modo più efficace possibile. Ricordatevi che è sempre bene mantenere i contatti con l’azienda con cui avete lavorato negli ultimi anni; potrebbero aprirsi opportunità in futuro e se la vostra esperienza è stata positiva, perché non riconsiderare la stessa azienda dopo qualche anno, quando avrete maturato nuove competenze? Per dirla all’inglese, don’t burn your bridges.
  • Dimissioni per iscritto. Dopo che avrete comunicato a voce al vostro manager la volontà di lasciare l’azienda, procedete all’invio di una comunicazione anche per iscritto. Le vostre dimissioni dovrebbero includere la posizione lavorativa da cui vi dimettete e l’ultimo giorno di lavoro. Seguono i ringraziamenti per l’opportunità concessa che, seppur non obbligatori, è sempre bene aggiungere. Se ci sono delle critiche da fare, cercate di non entrare troppo nel personale, altrimenti rischiate la reputazione e le referenze, che ricordatevi, sono quasi sempre richieste e controllate dai vostri futuri datori di lavoro.
  • La controfferta. Se avete fatto un buon lavoro, è molto probabile che il vostro manager vi chiederà di restare, offrendovi un salario più alto di quello che attualmente guadagnate, che molto spesso sarà uguale o poco superiore al pacchetto remunerativo del nuovo lavoro che avete accettato. Attenzione alla controfferta! Sebbene molto spesso l’idea di continuare a lavorare per la stessa azienda possa essere allettante e apparire come la scelta più facile (meno rischi e familiarità con l’ambiente di lavoro), ricordatevi anche che se avete cercato un’altra opportunità, è perché qualcosa non funzionava come avrebbe dovuto. Non fatevi ammaliare da qualche migliaio di sterline in più, ma valutate attentamente tutti i pro e i contro della nuova offerta.
  • Periodo di preavviso. I dettagli sul vostro periodo di preavviso sono inseriti nel vostro contratto lavorativo. Per lavori di ufficio, si tratta generalmente di un mese ma spesso, fattori come il livello di seniority, possono allungare il periodo di preavviso a tre mesi. A volte si parla di settimane (4 settimane anziché 1 mese), il che riduce il periodo di preavviso di qualche giorno. Per alcuni ruoli, ad esempio nelle vendite, il datore di lavoro potrebbe decidere di terminare il periodo di preavviso prima di quanto indicato nel contratto. Se avete necessità di negoziare il periodo di preavviso per cominciare prima l’altro lavoro, fatelo pure, purché rimaniate professionali fino alla fine. Se andate via prima, offrite un orario di lavoro più lungo per accertarvi che il passaggio di consegne non crei nessun vuoto ed inefficienza.
  • Networking. Non andate via senza prima aver scambiato i vostri contatti personali con il team e con i colleghi con cui vorrete rimanere in contatto! La regola del networking è sempre valida e potrebbero nascere opportunità future interessanti con ex-colleghi.

Cambiare lavoro è normale e rappresenta un momento di crescita professionale. Non sentitevi in colpa di dire arrivederci al vostro manager e siate carichi ed entusiasti di cominciare la nuova avventura professionale!

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