Pazienza e voglia di integrazione nella ricerca lavoro

Riceviamo ogni mese centinaia di richieste di aiuto per la ricerca lavoro in UK. Chiaramente avere un buon CV, aiuta. Ma non è tutto! Chi ci conosce e ha usufruito delle nostre consulenze, sa bene che abbiamo un approccio molto onesto e trasparente. Non ha molto senso (e pochissime possibilità di successo) cercare lavoro in UK se non parlate inglese. Mi riferisco soprattutto a lavori di ufficio – stage o no. Abbiamo ribadito l’importanza di sapere l’inglese in molti articoli, in primis in una lettera a Beppe Severgnini che ci ha gentilmente pubblicati sul blog Italians.

Oltre alla conoscenza della lingua, dovreste avere consapevolezza delle vostre competenze e dei vostri USPs (Unique Selling Points). Perché l’azienda X dovrebbe assumere voi e non gli altri 99 candidati che avranno fatto ugualmente domanda di candidatura? Supponiamo che abbiate in Italia qualche piccola collaborazione con giornali locali, un paio di internship e un’esperienza remunerata in ufficio di circa un anno come addetti stampa.

Siete alla prese con la vostra job hunting quotidiana (si, perché se siete seri nella vostra ricerca lavoro, dovrete ritagliarvi ogni giorno del tempo, anche un’ora, per le vostre candidature) e vi imbattete in un’offerta di Communication o PR Coordinator. Il 99% delle persone che hanno un profilo simile a quello appena descritto, si candiderebbe per la posizione e si lamenterebbe successivamente per non essere stati neppure presi in considerazione.

Chiaro! Non avete l’esperienza necessaria per fare il lavoro richiesto e i due stage, le piccole collaborazioni e l’anno di ufficio, non bastano.

Vi mancano le skills (ovvero, non avete ancora lavorato abbastanza per candidarvi ad un ruolo di Coordinator) e manca anche l’esperienza locale. Per intenderci, un laureato che cerca un internship a Londra e lavora come cameriere da Caffè Nero ha molte più possibilità di essere assunto rispetto ad un laureato che è in Italia e non ha mai lavorato in UK, neppure come cameriere. Aver già lavorato in UK – anche se come camerieri – dimostra la presenza di skills come ad es. la capacità di lavorare in ambienti multiculturali, flessibilità e capacità di adattamento a contesti diversi.

Attenzione, non sto suggerendo che il candidato italiano che abbia già lavorato da Caffè Nero si candidi per la posizione di Coordinator. Prima di poter essere considerati per un ruolo di Coordinator dovrete dimostrare di aver già ricoperto mansioni e responsabilità simili, in UK.

Ma allora quanto tempo dovrà passare prima di ottenere il lavoro dei sogni? Questo è difficile dirlo. Dipenderà da voi, dalla vostra capacità di integrarvi e di voler far parte di questa società, dalla vostra voglia di rimettervi in gioco, ricominciando da stage e volontariato che porterete avanti di pari passo con il lavoro al pub o alla catena di turno. Evitate situazioni agiate – vivere con italiani, uscire con italiani – mettetevi invece in gioco a 360 gradi, fate in modo che ogni giorno sia una challenge e vedrete che tra soli 6 mesi le opportunità che avrete a disposizione saranno già aumentate. E a chi risponde “non posso fare uno stage perchè già lavoro al pub e come faccio poi a mantenermi?’ rispondo che quasi tutti gli stage sono part-time e che chi vuole può. Come volli io e con me, migliaia di altre persone.

Articolo di Teresa Pastena – Founder CV&Coffee

T: @Teresa Pastena

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