Come trasformare la propria patente europea in patente britannica

L’estate è alle porte e vi sta balenando l’idea di rinunciare alla vacanza italiana per fare un road trip nel Regno Unito e visitare le zone tanto decantate dalle guide inglesi?

Sicuramente tra la guida sul lato opposto rispetto al resto d’Europa e le auto con il volante a destra non ci si sente immediatamente pronti all’idea di guidare nel Regno Unito. Inoltre, considerando che gli italiani hanno una patente europea con la quale si può guidare comunque in UK, è raro che ci s’informi su se si possa ottenere la patente inglese oppure no.

Tuttavia, quando si devono intraprendere dei viaggi a lunga percorrenza o, meglio ancora, quando si deve guidare per lavoro, la domanda sorge spontanea: ma la patente europea…vale? E per quanto tempo?

Ad occuparsi delle patenti e del loro rilascio nel Regno Unito è la DVLA – Driver and Vehicle Licensing Agency che funziona più o meno come la nostra motorizzazione italiana (anche se forse con tempi leggermente più veloci e un po’ meno burocrazia).

Innanzitutto, per capire se potete guidare o meno in UK con la vostra patente potete fare un microtest online.

In generale, le due informazioni più importanti da sapere sono:

1)    Si può utilizzare la patente europea fino a tre anni di residenza nel Regno Unito o fino all’età di 70 anni, qualunque delle due condizioni si verifichi prima;

 2)    Per richiedere la patente britannica bisogna aver vissuto in UK per un minimo di 187 giorni (fa fede il primo documento ufficiale che testimoni il vostro arrivo in UK, normalmente la registrazione per il NIN oppure una lettera della vostra banca inglese);

 Una volta stabilito che si vuole procedere alla trasformazione della propria patente da Europea-Italiana ad Europea-UK comunque, si segue una procedura molto semplice.

Si va all’ufficio postale più vicino e si richiede una “Application for a driving licence (D1)” che è gratuita ed è appunto quella per la nostra patente B.

Si riempie il formulario con i propri dati e le informazioni riguardanti il proprio indirizzo, l’indirizzo precedente, la data di arrivo in UK, le proprie condizioni di salute.

Terminata la compilazione del modulo, va effettuata una spedizione postale contenente:

  • I moduli compilati e firmati;
  • Un documento che provi la propria identità (preferibilmente il passaporto, considerato che per la carta di identità è necessaria una traduzione certificata dall’Ufficio Consolare e  l’autenticazione della fotografia da parte di un’autorità britannica);
  • La propria patente italiana (sono ammessi soltanto documenti originali);
  • Una fototessera corrente (da notare che se la foto non è recente si rischia una multa fino a £1000);
  • Un assegno per l’ammontare della tassa (£50.00 per la patente B);

Ovviamente, trattandosi di documenti originali, il consiglio è quello di fotocopiare tutto prima di spedire e di verificare quando vi servirà nuovamente il passaporto, dato che i tempi di ricezione della nuova patente e di restituzione dei propri documenti vanno dalle 3 alle 4 settimane. Inserite all’interno una busta aggiuntiva con il vostro indirizzo per velocizzare il processo di spedizione dei documenti, soprattutto se avete bisogno di recuperare tutto in tempi brevi.

Infine, ricordate che nella busta contenente il modulo che ritirate all’ufficio postale trovate un libricino molto utile con le istruzioni su tutto, compreso un intero punto su come deve essere la fototessera e che caratteristiche deve avere per poter andar bene.

Sono passate le tre settimane e non è arrivato ancora nulla (speriamo di no!)? Potete rintracciare il DVLA più vicino telefonando allo 0300 123 1277 e dando il vostro codice postale. Gli orari sono dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17, fatta eccezione per il secondo mercoledì di ogni mese in cui gli uffici sono aperti dalle 9.30 alle 17.

Se nell’attesa volete evitare di pensare ai vostri documenti originali in giro per il Regno Unito, potete intrattenervi pensando ai 10 migliori viaggi in auto che si possono fare in UK.

Have a safe journey, dudes.

 Articolo di Angela Tranfa – T: @mrsdall0way