Come conquistare i recruiters?

Il recruiter è la figura intermediaria tra chi cerca lavoro (il candidato) e chi lo offre (l’azienda cliente). I recruiters ricevono quotidianamente dozzine di CVs e per ogni selezione in corso, l’azienda cliente richiederà una rosa di candidati (cinque o poco più CV).

La prima telefonata che riceverete da un recruiter, serve a stabilire se siete la risorsa giusta per una posizione specifica o semplicemente, per comprendere meglio il vostro profilo,  conoscere i vostri obiettivi di carriera e competenze chiave.

Ecco perché non bisogna mai sottovalutare quella prima chiacchierata che rappresenta un momento decisivo per la vostra ricerca lavoro.

  • La prima impressione è quella che conta – Se non potete parlare perché siete in ufficio o in strada, chiedete il nome della persona / agenzia che vi sta contattando, numero di telefono e miglior orario a cui richiamare. E richiamate puntuali! Se invece siete disponibili nel momento in cui ricevete la prima telefonata, cercate sempre di mostrare entusiasmo e disponibilità ad ascoltare. Se non siete alla ricerca di offerte di lavoro, ringraziate e prendete i contatti. Potrebbero tornarvi utili in futuro.
  • Identità professionale ed obiettivi chiari – Non c’è cosa più sbagliata di rispondere alla domanda “Che lavoro cerchi” con un “Qualunque”. E’ importante avere chiaro cosa si sa fare e quali sono gli obiettivi di medio lungo termine. Per ogni lavoro svolto, dovreste saper raccontare, in maniera efficace e rapida, il contributo che avete apportato (achievements). Inoltre, avere obiettivi professionali chiari in mente, aiuterà il recruiter ad identificare la migliore offerta lavorativa per voi!
  • Siate concisi – Non perdetevi in inutili chiacchiere. Andate dritti al punto, ascoltate bene la domanda del recruiter e rispondete esattamente a quanto vi è stato chiesto. I recruiters hanno molto spesso KPI (Key Performer Indicators) da raggiungere e un numero prestabilito di chiamate da effettuare al giorno. Se volete farvi notare da subito, il consiglio è di dare poche informazioni (per cominciare) ma buone.
  • Il recruiter non è un vostro amico – Siate sempre professionali, non parlate male dei vostri colleghi o del vostro manager ma soprattutto, non lasciatevi andare a commenti inopportuni. La telefonata con un recruiter equivale ad un primo mini colloquio. Solo se supererete questo step, andrete a colloquio con l’azienda.
  • Aspettative di salario – Preparatevi a questa domanda che arriverà puntuale come un orologio svizzero. Se non avete idea di quale sia il salario da comunicare, fate ricerche di mercato, utilizzate i portali di ricerca lavoro per identificare offerte adatte al vostro background / formazione così da capire quale potrebbe essere un buon salario da richiedere. Potrete anche indicare un range salariale, dalla cifra minima a quella massima, purché il gap tra i numeri non sia elevatissimo (es. sarete più credibili ad indicare un range tra i £35K e i £40K anziché uno tra i £35K e i £55K). Un punto di riferimento dal quale partire è il salario attuale. Solitamente, le aspettative salariali per un nuovo lavoro sono superiori a quelle del lavoro attuale. Si può considerare a volte di rimanere sullo stesso salario per svariate ragioni, ad esempio una redundancy, un career change o una relocation. Non arrivate impreparati a questa domanda e soprattutto non rispondete con un “qualunque cifra”. Servirà solo a confermare che non avete idea di quanto valete.

Se, dopo una prima telefonata, non ne arriveranno altre, chiedetevi il perché.

Potreste non essere il profilo giusto per la posizione per cui avete ricevuto la telefonata (succede quando la competizione è alta!). O potreste non aver convinto a sufficienza il vostro interlocutore.

In quel caso, non disperate ma esercitatevi. Arriverà presto la prossima telefonata!

 

 

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