Cercare lavoro dall’Italia nel Regno Unito

Aumenta di settimana in settimana il numero dei candidati, ancora residenti in Italia, che si registrano alla nostra banca dati. Proviamo in questo articolo a spiegare perché la ricerca lavoro dovrebbe partire dal Regno Unito e non dall’Italia e soprattutto, perché le aziende cercano personale già presente su territorio inglese.

  • La competizione nel Regno Unito è molto alta. Gli italiani che sono in Italia non hanno idea del livello di competizione che c’è nel Regno Unito, a Londra in particolare. Motivo per cui un buon CV e Cover Letter – la cui importanza è ancora molto sottovalutata – possono fare la differenza.
  • Be Local. Se la competizione è alta, vuol dire che ci saranno centinaia o migliaia di profili esattamente uguali al vostro ma con la differenza che avranno già una presenza su territorio inglese. E a parità di skills, si predilige chi è già qui e non chi dovrà affrontare un viaggio per un colloquio di lavoro.
  • Salari proporzionati ad esperienza e livello di inglese. Abbiamo assistito decine e decine di aziende nella selezione di personale qualificato italiano e, in più di un’occasione, i candidati cercati e selezionati dall’Italia (per richiesta dell’azienda) hanno creato molte difficoltà prima di accettare – e in alcuni casi – rifiutare l’offerta di lavoro. Motivo? Salari non in linea con le aspettative del candidato. Chiariamo allora il punto dei salari. Molti dei candidati italiani pretendono che il Regno Unito li paghi almeno il doppio per giustificare il proprio trasferimento o perché ‘il mio amico mi ha detto che in questa industria i salari partono da…”  Sia ben chiaro, non è impossibile ottenere un salario più alto di quello che si guadagna attualmente. E’ la logica della progressione di carriera: si cambia lavoro anche perché il nuovo salario è più alto del precedente. Ma attenzione: siate realisti nelle vostre richieste! Se non parlate inglese (o lo parlate molto male come spesso succede) e non avete una precedente esperienza di lavoro in UK, dovrete essere pronti a fare uno step back o quantomeno, ad accettare un salario più alto di quello che percepite ora, ma che non sia il doppio o il triplo perché nessuna azienda inglese vi assumerà se le vostre condizioni di offerta risulteranno spropositate, a tratti ridicole. Ci sono stati diversi candidati che hanno rinunciato ad un aumento di salario di circa 10 mila euro annui, prospettive di crescita e formazione. Be realistic! I salari medi di ogni industria sono consultabili qui ma come dicono gli inglesi ‘take them with a pinch of salt’; ovvero, sono salari che si applicano a chi ha già maturato esperienza in UK.
  • Conti in tasca. Se non sapete quanto andrete a pagare di tasse sul vostro salario lordo, potrete calcolare il netto di quanto guadagnerete al mese utilizzando il sito di Tax Salary Calculator. Potrete così farvi due conti in tasca e capire quanto porterete a casa a fine mese. Ricordatevi che qui la progressione di carriera e gli aumenti di salario sono una cosa all’ordine del giorno. Non avrete lo stesso stipendio per 20 anni ma se tutto va bene, per 12 mesi. Ovvio, dovrete dimostrare le competenze che l’azienda cerca prima di ricevere un aumento di salario.
  • Candidarsi è una cosa seria. Se inviate la vostra candidatura dall’Italia, e avete la fortuna di attirare l’attenzione di qualche recruiters o azienda inglese, siate seri nel processo di selezione. Se cominciate con il primo colloquio e accedete poi al secondo e al terzo (e siete a conoscenza del salario offerto dall’azienda sin dall’inizio), non andate fino in fondo se sapete già che non accetterete mai quell’offerta. Qual è il rischio: essere depennati dai database.

 

Articolo di Teresa Pastena 

@Teresa_Pastena

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