Caccia alla sharehouse perfetta

Caccia alla Sharehouse perfetta

Siete arrivati a Londra da pochi giorni e già non vedete l’ora di abbandonare lo squallido ostello dove vi state appoggiando a favore di una stanza confortevole e tutta per voi. Nessun problema! Perché trovare una camera decente in una zona non troppo malandata dovrebbe essere un lavoretto facile facile, giusto?
Sbagliato.
Imbattersi nel posto perfetto a Londra può rivelarsi una missione impossibile, soprattutto se non si ha a disposizione una discreta quantità di spirito di adattamento. Partendo dal presupposto che ogni persona che cerchi un’appartamento da condividere abbia un budget limitato, occorre tempo, dedizione, ed anche una buona dose di fortuna per trovare finalmente il posto davvero adatto alle nostre esigenze. Per risparmiare tempo, è bene partire già con le idee ben chiare su quale siano le priorità da considerare, e trovare dei compromessi in base alle preferenze personali:

⁃ Vivere presso dei collegamenti di trasporti; avere una sistemazione a pochi passi dalla fermata della Tube e del Bus (meglio ancora se anche notturno) è una necessità imprescindibile in una città smisuratamente estesa come la capitale britannica.
⁃ Vivere a non più di 30 minuti di viaggio dal posto di lavoro; perché niente è più stressante di lunghi viaggi giornalieri in affollate metropolitane o su di un bus ingolfato in mezzo al traffico, o di lunghe camminate condite da vento e pioggia. Ridurre il più possibile questi momenti è uno dei segreti per una vita londinese più rilassata.
⁃ Sicurezza Notturna; per quanto bello un nuovo potenziale flat possa sembrare, bisogna anche considerare quanto sia tranquilla l’area circostante. Non c’è alcun motivo per trasferirsi in un posto dove sarai prigioniero della tua stanza nelle ore di buio.
⁃ Rumore; leggermente opposto al punto precedente (anche qui sta l’abilità nel trovare il giusto compromesso), questo problema vale maggiormente per chi dorme durante il giorno o vive parecchie ore in casa (magari per studio). Non è il massimo svegliarsi a causa del treno che passa a pochi passi dalla tua finestra, o perché i clackson delle macchine diventano insopportabili se hai una stanza che affaccia proprio sulla strada principale. Stare alla larga anche da chiese e scuole.
⁃ Numero di coinquilini; ammesso che ci si ritrovi in casa con tutte le categorizzazioni possibili del coiquilino perfetto, condividere l’appartamento con tante persone porterà sicuramente più problemi che farlo con poche. Diversi standard di igiene personale, casino ad ogni ora del giorno (e della notte) per diversi orari di lavoro, e problemi logistici come per esempio il raccogliere i soldi per pagare le bollette sono solo la punta dell’iceberg di una convivenza numerosa.
⁃ Bagni, Cucina e/o Living Room; se la camera da letto rimane il fulcro della nostra scelta, bisogna poi andare a cercare una casa che possegga anche dei decenti spazi comuni, che aiutino una migliore integrazione con i conquilini e permettano di cambiare aria una volta ogni tanto. Se si mangerà e guarderà sempre la tv in camera perché non si può fare altrimenti, le occasioni anche solo per una chiacchiera diverranno rarissime. E vivere con dei perfetti estranei non è il massimo della vita.
Una cucina funzionale e spaziosa può anche non rendere necessaria la presenza di un salone, mentre i bagni non devono mai scendere sotto il livello di società civilizzata.
⁃ Serietà del Landlord; se nessuno rompesse mai niente in casa, non ci sarebbe la necessità di chiamare il landlord per sistemare le cose, ma nel mondo duro e crudo delle sharehouse, il pericolo è sempre dietro l’angolo. E’ importante quindi che il Landlord sia pronto a sistemare i problemi della casa in un tempo non infinito, e che possibilmente non si impicci troppo della privacy degli inquilini, passando nell’abitazione più del tempo dovuto.
Ovviamente senza provare di persona, l’unico modo per verificare questo punto è chiedere agli altri coinquilini di comunicare le loro esperienze prima di trasferirsi.
Nel caso, applicare lo stesso ragionamento all’agenzia che gestisce l’appartamento.

Una volta prese queste precauzioni, se dopo giorni e giorni di ricerca si è finalmente trovato qualcosa di accettabile, non bisogna comunque abbassare la guardia, perché il lavoro non è ancora completamente finito. Le truffe sono sempre in agguato, e il semplice buon senso è l’unico scudo che potrà difenderci. Quindi. anche se si ha una voglia matta di bloccare la camera dei sogni, mai pagare un deposito senza aver prima controllato e concordato tutte le clausole del contratto di affitto; in questo contesto, una buona idea sarebbe quella di registrare tutte le informazioni utili come gli accordi presi, i costi pattuiti o la data esatta del trasloco in una documentazione scritta e controfirmata. E continuare così ogni qual volta ci sia un nuovo cambiamento.Per ogni problema che dovesse venirsi a creare riguardo la propria situazione di house sharing, esistono infine alcune charity che gratuitamente danno consigli e rispondono alle domande più tecniche. In particolare segnaliamo Citizens Advice (http://www.citizensadvice.org.uk/), una delle più importanti e professionali di tutto il Regno Unito. Sperando che non dobbiate mai averne bisogno, auguriamo a tutti un’ottima caccia, la stanza perfetta è lì fuori ad aspettarvi.

Buona fortuna!

Ugo Mignola